Gianpiero

Gianpiero

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                                                                                      Video Evento presentazione "il borgo della canapa

 Il futuro dell’agricoltura mette radici con la Canapa Sativa Italiana

          La Nostra associazione no-profit, HRD ONG Resilienza Italia ONLUS, si prefigge come primario obiettivo statutario l’aiuto concreto al Popolo italiano, in questo periodo di grave congiuntura economica ed ha scelto di intraprendere un cammino progettuale di riorganizzazione dell’economia reale proprio a partire dalla Terra e dai Frutti che essa è in grado di donare all’Uomo che la coltiva. La nostra terra e la nostra agricoltura, da sempre generosissime, stanno ora vivendo un momento storico di crisi rilevante e conseguente progressivo abbandono delle coltivazioni, a causa di leggi di mercato sterilmente globalizzanti, che impongono regole commerciali non più remunerative e divenute oramai insostenibili, per chi fa della coltivazione agricola la propria occupazione. Le stesse regole che, viste nell’ottica del consumatore, impongono sui mercati del commercio al dettaglio, merci sempre più scadenti, a prezzi sempre maggiori, che spesso sfuggono anche ai controlli sulla salubrità e la tracciabilità dei prodotti, giungendo sulle nostre tavole e non regalando certo “salute”.

        Da questa constatazione di fatto, nasce l’intento di riconvertire alla coltivazione della Canapa i terreni agricoli e quelli di coloro che - purtroppo - stanno per deciderne l’abbandono definitivo, impoverendo irrimediabilmente il tessuto produttivo naturale del nostro Paese e sguarnendo un intero settore di fondamentale importanza strategica per una Nazione, come quello agricolo.

          Tale intento di riconversione agricola, mirato alla creazione di un’economia reale di filiera nuova ed intelligente, anche se antichissima per il nostro Paese, coinvolge e prevede la partecipazione degli imprenditori agricoli, uniti nell’intento comune di dar vita ad una nuova circolarità di mercato per un prodotto della Natura che merita la massima attenzione.

          La Canapa, infatti, possiede la straordinaria capacità di fornire innumerevoli e validissimi sottoprodotti di trasformazione, nei più disparati settori merceologici, dall’edilizia, al settore alimentare, dal tessile, all’innovativo e trainante settore della nutraceutica, la scienza del curarsi con l’alimentazione. La Canapa Sativa è in grado di essere, inoltre, un validissimo aiuto proprio alla nutraceutica, esaltando il valore nutritivo, ed accarezzando i palati, anche tra quelli più esigenti. 

          Importante però è poter contare, a valle della fase della coltivazione, sulle più moderne tecnologie a disposizione ad oggi sul mercato, per trarre da questa pianta prodotti di alto valore nutritivo e salubrità, oltre che garantirne il processo di trasformazione secondo i severi protocolli previsti dalle normative.

         L’impianto polifunzionale “Il Borgo della Canapa” di HRD ONG Resilienza Italia ONLUS risponde a tutte queste importanti esigenze, avvalendosi di una tecnologia basata sulla Fisica dei Fluidi, assolutamente nuova in Italia e totalmente eco-compatibile, al punto da rendersi preziosa per l’abbattimento della frazione di CO2 presente in atmosfera. In questo senso, quindi, le opportunità di mercato sono lo sbocco naturale di una filiera di produzione organica, che confluisce nelle strutture dedicate alla sua trasformazione, come il nostro modello di centro poli-funzionale di trasformazione della canapa alimentare, denominato “Il Borgo della Canapa”, che si distinguerà per lei metodiche impiegate, tecnologicamente all’avanguardia, per il miglior sfruttamento della materia prima e preservazione di tutte le qualità organolettiche, nutritive e nutraceutiche.

          La coltivazione organica e ragionata della Canapa in Italia è certamente un punto nodale di svolta economica, che incoraggia la nostra associazione nello sforzo progettuale, organizzativo ed attuativo, poiché foriero di sicuri sbocchi molto incoraggianti per l’agricoltura italiana e per le giovani generazioni in cerca di opportunità.

  

 

Mercoledì, 10 Giugno 2020 10:45

Lo sapevi che...

#losapeviche
La bioplastica da cellulosa di canapa, insieme all'utilizzo di fibra di canapa, è uno tra i migliori sostituti della plastica per impatto ambientale, resa economica, capacità tecnica e sostenibilità.
Lo sapevi? Gli utilizzi e le potenzialità della pianta di canapa in campo industriale sono davvero molti, a impatto zero per l'ambiente e ad un costo estremamente ridotto.
Iscriviti al Gruppo de Il Borgo della Canapa, aiutaci a creare una nuova realtà italiana.
https://www.facebook.com/groups/IlBorgoDellaCanapa/

Venerdì, 20 Luglio 2018 18:32

Storia di una Pianta Benefica

Una Pianta, mille Proprietà.

Si riparte, come sempre accade nella Storia, dalla Terra, ma con il supporto di tecnologie oggi molto avanzate, che consentono di trarre il maggior beneficio dai doni che il territorio è in grado di fornire, primo tra tutti la Canapa. L’Italia era leader europeo indiscusso, fino a qualche decennio fa, nella produzione di questa pianta, definita “Cannabis” da Linneo nella sua Tassonomia, risalente al 1753. Una pianta, la Canapa, appartenente alla famiglia delle Angiosperme, erbacea a ciclo annuale, che si divide in tre specie principali: la Sativa, la Indica e la Ruderalis, accomunate tra loro da caratteristiche di facile coltivazione e rusticità. La Cannabis o Canapa, come abbiamo visto le due definizioni sono di fatto sinonime, ha una storia che si perde nella Notte dei Tempi e nasce essenzialmente con l’Uomo: i primi ritrovamenti risalgono addirittura al Neolitico, all’interno di una caverna in Romania, ma seguono l’evoluzione umana ad ogni latitudine e in ogni Continente, dall’Asia, alle Americhe, dall’Africa al Vecchio Continente Europa.

COVONI

In Italia la produzione di questo vegetale venne avviata in modo sistemico nel periodo delle Repubbliche Marinare: con la fibra lunga e resistente del fusto si potevano infatti produrre resistenti vele e cordami, sia per le flotte da guerra che per le imbarcazioni da carico, che allora costituivano il mezzo più rapido del commercio, per la prosperità economica e l’espansione dei costituiti territori marittimi indipendenti. Lo studio delle varietà ed il perfezionamento della selezione, condussero l’Italia ad essere leader della coltivazione e della manifattura della Canapa, verso la fine del secolo XIX°, il nostro Paese era secondo produttore mondiale per quantità e fornitrice ufficiale della flotta reale britannica, la nostra canapa era sopraffina.

CORDE CANAPA
L’avvento dei navigli a carbone fece declinare questa manifattura, che presto però si riconvertì ad altri usi industriali ed alimentari di questo vegetale dalle mille risorse. Negli anni ’30 si intensificò enormemente lo studio di materiali derivanti dalla Canapa: materiali simil-plastici, carta, cartone, stoffe di trama sottile, utili all’arredo della casa e per preziosi corredi da sposa, resine, collanti, cellulosa, mangimi per animali, bio-carburante, fibre isolanti e materiali da costruzione, ma anche medicamenti contro il dolore acuto, sciroppi per la tosse ed altri analgesici, grazie alle proprietà dei circa 110 cannabinoidi in essa contenuti, curativi e in tutto simili ai cannabinoidi naturali, prodotti dal nostro cervello, dal latte naturale delle madri e dal nostro sistema endo-cannabinoide, più in generale.

RACCOLTO
Il settore alimentare poi, vedeva al primo posto per costo, domanda, gradimento dei consumatori e proprietà nutritive l’olio di semi di canapa, molto utilizzato negli Stati Uniti all’epoca e conosciuto nelle nostre campagne per le proprietà organolettiche e medicamentose, pur essendo apprezzato per il delicato sapore. Le farine e i prodotti da forno erano diffusi e normalmente reperibili al consumo. Della Canapa si parlava sempre e solo come di una grande risorsa e come un dono naturale, sfruttabile al 100%: della Cannabis non si butta via nulla. Tutto viene impiegato per usi produttivi e di conversione.

RACCOLTA
Henry Ford, sull’onda di questa grande novità per un materiale completamente naturale ed ampiamente disponibile a basso costo, proprio in quegli anni costruì la Hemp Body Car, un’autovettura di serie, la cui gran parte della carrozzeria interna ed esterna era realizzata in canapa, quindi molto più leggera della lamiera metallica e la cui propulsione era prevista ad etanolo di cannabis. Un’auto BIO ante-litteram a tutti gli effetti.

HEMP FORD CARHEMP FORD CAR 1
Poi venne l’epoca del proibizionismo negli anni ’50 e seguenti e man mano questa coltivazione venne abbandonata, lasciando il posto ai materiali plastici, derivati degli idrocarburi, che sappiamo purtroppo lasciare traccia nell’ambiente per migliaia di anni, dopo il loro utilizzo. Dalle plastiche e dall’avvento dell’industria del petrolchimico, la Cannabis divenne ad un tempo dimenticata come risorsa e ingiustamente demonizzata come semplice memoria di tutte le civiltà umane. Un verdetto che sembra in questi anni aver finalmente raggiunto la data di “fine pena”.

CONTADINETESSITURA

 

Questo è il momento di tornare al Passato, con l'ausilio delle più moderne tecnologie, per ritrovare questo antico splendore e ricreare una filiera organica e funzionale, che dia un potente impulso alle attività agro-economiche. Da qui parte il nostro intento e si concretizza il nostro progetto.

 

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Venerdì, 20 Luglio 2018 15:59

Canapa Medica

 
OIL
 
 
La Canapa medica: una farmacia a portata di mano per Salute e Benessere.
 
Importantissimo l’aspetto che riguarda la Canapa Medica, enormemente interessante e prezioso in questo momento di grande domanda, che non sa e non riesce a corrispondere ad un’offerta adeguata,  pur trattandosi di soggetti richiedenti con malattie importanti, croniche, incurabili o in fase terminale, che hanno accesso alle cosiddette “terapie caritatevoli”.  L’Italia sta registrando uno stop imponente: la Cannabis medica è praticamente irreperibile e le quantità prodotte sono enormemente inferiori rispetto alla reale domanda. E’ tempo di intervenire in questo importante settore. 
La Cannabis ha sé sostanze molto complesse, capaci di  interagire tra loro e in grado di  produrre un principio attivo, oggi considerato una vera svolta epocale, sia dal punto di vista del mantenimento della Salute collettiva, dal punto di vista della cura di malattie oggi molto diffuse e costose da lenire, sia per quanto attiene al ritorno economico che esso è in grado di generare in misura sorprendente nell’immediato e infine, ultimo aspetto, ma solo in modo incidentale, risanando, purificando e nutrendo la terra, con colture economiche, senza particolari costi di gestione e in assenza totale di chimica dannosa per gli Uomini e per l’Ambiente. Un Dono prezioso della Madre Terra.
 
I cannabinoidi sono estratti naturali derivati dalla pianta di canapa e il CBD (Cannabidiolo), assieme al THC (tetra-idrocannabinolo), è il componente presente in maggior misura nonché la sostanza non-psicoattiva più utile e più sfruttata dall’industria per i più svariati settori. Si tratta dei due principali composti contenuti nelle piante di canapa. I Cannabinoidi sono una classe unica di principi attivi, cui appartengono sia il THC che il CBD. Il CBD interagisce direttamente con il sistema endo-cannabinoide. 
Questo è un sistema di comunicazione intercellulare, che percorre tutto il nostro organismo, compreso il cervello, importante per la sua capacità di modulare tutte le funzioni generali del nostro corpo. Il CBD agisce legandosi ai recettori di questo sistema, influenzando le sue normali funzionalità.
Per sua natura, il CBD risulta essere la controparte del THC, calmando e rilassando gli effetti psicoattivi indotti da quest’ultimo. Molti ricercatori stanno dedicando i loro sforzi nella creazione di nuove varietà di cannabis, con il preciso obiettivo di ottenere elevate concentrazioni di CBD. Sono disponibili sul mercato genetiche che contengono livelli di CBD altissimi, anche fino al circa il 18%. Queste nuove varietà di Cannabis stanno cercando di soddisfare la domanda crescente del mercato, sempre più interessato ai potenziali benefici del CBD per la nostra salute. Innanzitutto, si deve considerare che il nostro organismo produce normalmente cannabinoidi naturali, importanti molecole endogene che giocano il ruolo di “mediatori” delle risposte fisiologiche del corpo, e che quindi sono estremamente vitali per la salute in quanto proteggono le cellule da virus, batteri, cancro e da molte altre patologie. I Cannabinoidi sono presenti persino nel latte materno e, come si legge nella pubblicazione di una ricerca scientifica, effettuata sulla stimolazione dell’appetito infantile, sembra che gli endo-cannabinoidi influiscano positivamente la capacità di suzione del neonato, e quindi, il corretto sviluppo umano, fino dai primi istanti di vita.
 
Gli studi scientifici svolti negli ultimi anni hanno ampiamente messo in evidenza i benefici del cannabidiolo estratto dalla canapa per scopi terapeutici, ma l’attenzione di molti consumatori e di molte aziende produttrici di integratori alimentari e prodotti erboristici si sta sempre più concentrando sull’olio di puro CBD. Questo prodotto innovativo e totalmente naturale sta acquistando popolarità grazie alle sue innumerevoli proprietà benefiche, non solo come terapia contro malattie croniche o infiammatorie o contro i più disparati disturbi.
L’olio di CBD può essere giornalmente assunto grazie alla sua azione protettiva e alla sua derivazione naturale soprattutto se proviene da coltivazione biologica.
L’olio di CBD è anche in grado di potenziare la salute e il sistema immunitario poiché agisce attivamente sull’organismo, modulandone le risposte attraverso l’azione sui recettori naturali del sistema endo-cannabinoide, che permettono la comunicazione tra cellule, regolano il metabolismo e tutti gli altri processi fisiologici e le funzioni del nostro corpo. Può quindi essere utilizzato per promuovere il recupero fisico dopo un periodo di particolare stress, oppure per migliorare le prestazioni atletiche, ma più in generale per potenziare il benessere psicofisico.
 
Le numerose testimonianze dei consumatori abituali di puro olio di CBD confermano di aver tratto molti benefici da questo nuovo prodotto, presente sul mercato sotto forma di liquidi, capsule o vaporizzatori. Alcuni consumatori lo utilizzano regolarmente contro lo stress quotidiano, altri per migliorare la qualità del sonno, per proteggere l’organismo dagli attacchi esterni di virus e batteri, oppure per alleviare situazioni dolorose croniche di varie entità, correlate ad esempio anche a gravi forme di epilessia o malattie degenerative del sistema nervoso centrale e secondario, o ancora a patologie di tipo auto-immune, migliorando quindi notevolmente la qualità della vita.
 
L’olio di CBD non ha controindicazioni o particolari effetti collaterali, ma è tuttavia fondamentale rivolgersi ad aziende qualificate che garantiscano severi processi produttivi finalizzati alla realizzazione di un prodotto non contaminato e di alta qualità.
Questo per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale e relativo a disturbi lievi, ma diversi studi sull’olio di puro CBD hanno evidenziato un impatto positivo anche su patologie più gravi. L’olio viene ad oggi usato in alcuni paesi per fronteggiare l’epilessia infantile. È il caso degli Usa, e in particolare di alcuni stati quali Georgia e Alabama, nei quali si sta portando avanti una sperimentazione in questa direzione.
Sempre in termini medici l’olio è stato spesso utilizzato per altri disturbi gravi come diabete, sclerosi multipla, le malattie cardiache, l’artrite reumatoide e il Parkinson; è importante sottolineare che l’utilizzo dell’olio di CBD si è rivelato utile non per guarire queste patologie, ma per lenire gli effetti che esse portano. Il tutto senza gravare in altro modo sulla salute dato che, come detto, si tratta di un prodotto naturale realizzato senza supporto di sostanze nocive, di preferenza con il metodo di estrazione totalmente atossico, a base CO2 allo stato supercritico, ovvero fluido. 
 
In definitiva, un modo alternativo di utilizzare la canapa, andando a sfruttarne quelle che sono le proprietà benefiche; tanto da un punto di vista alimentare quanto curativo. In alcuni paesi questo approccio è già realtà e l’olio di CBD viene impiegato con costanza.
L’olio è impiegato per contrastare gli effetti collaterali spiacevoli ed indesiderati di molte medicine. La sua capacità nel ridurre il dolore è uno dei motivi principali per cui viene impiegato con finalità terapeutiche. I malati di cancro utilizzano questo prodotto per ridurre la nausea e gli spiacevoli effetti collaterali della chemioterapia. Approfondimenti in rete sulle recenti scoperte dell’efficacia del CBD nel supporto al trattamento contro il cancro insorgente o diffuso,  fino agli stati metastatici.
 
Una pianta magica, per molti aspetti, quindi.
Uno dei doni a prima vista più umili e rustici della Terra, 
ma in realtà, una reale ricchezza da sfruttare per rinascere.
 
Sabato, 06 Giugno 2020 18:01

Dipartimenti

   ORGANIGRAMMA DIPARTIMENTI 

 
RESPONSABILE NAZIONALE DIPARTIMENTIGianpiero Longo 
 

INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO (Responsabile ad interim Macro Area: Francesco Vitabile)

  • Responsabile area Ambiente ed energia: ad interim Gianpiero Longo
  • Responsabile area Bandi europei e progetti innovativi: Alberto Dimaio
  • Responsabile Area Ricerca e sviluppo: Vincenzo Gurnieri

COMUNICAZIONE E MEDIA MARKETING

  • Responsabile Ufficio Stampa, Comunicazione: Nadia Principato
  • Responsabile Media Marketing e Social Media: Alberto Dimaio

CULTURA, TERRITORIO E BENESSERE (Responsabile ad interim Macro Area: Gianpiero Longo)

  • Responsabile area Sviluppo territoriale: Vincenzo Salsano
  • Responsabile area Benessere e cultura: ad interim Gianpiero Longo

POLITICHE DEL LAVORO, INCLUSIONE SOCIALE E POLITICA ECONOMICA (Responsabile ad interim Macro Area: Vitabile Francesco)

  • Responsabile area Politiche del lavoro: ad interim Vitabile Francesco
  • Responsabile area Servizi sociali: Mariella Cavalieri
  • Responsabile area Pari opportunità e famiglia: Mariella Cavalieri
  • Responsabile area Economia e Finanza: Laura Iovaniti
  • Responsabile area Sviluppo economico: ad interim Vitabile Francesco
  • Responsabile area Legale: Luca Cesaretti
  • Responsabile area Politiche agricole e della Canapa: Vincenzo Guarnieri

RISORSE UMANE E FORMAZIONE (Responsabile ad interim Macro Area: Vitabile Francesco)

  • Responsabile area Risorse Umane: ad interim Vitabile Francesco
  • Responsabile area Università e Formazione: ad interim Gianpiero Longo
  • Responsabile Ambiente e sicurezza: ad interim Gianpiero Longo
  • Responsabile Fundraising e crowdfunding: Alberto Dimaio

Responsabile RAPPORTI INTERNAZIONALI: ad interim Viabile Francesco

Venerdì, 01 Marzo 2019 12:07

EVENTI

 

ASSEMBLEA SOCI

 

 

 

ASSEMBLEA SOCI

invito formale singolo

 

 

   
   
   
   
   
   
   
   

 

   

 

 

 

Venerdì, 18 Gennaio 2019 17:00

I NOSTRI PARTNER

 

     AMBITER              ISMEA             SENINI   
           
MICROCREDITO     Rental Logo   greenhub
           
      photo 2019 01 21 15 27 23    
           

                       

 

 

 

       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì, 08 Settembre 2020 09:49

Il coraggio di decollare

Il coraggio di decollare

 

La parola crisi nell’ideogramma cinese è composta da due simboli, uno che significa pericolo e l’altro occasione, ad evidenziare come nelle situazioni più critiche sia presente un potenziale di cambiamento che può permettere un salto di qualità.

Nella nostra lingua invece il termine deriva da Krino che significa separare, discernere, valutare.

La crisi è quindi un'occasione di rinnovamento per far emergere il meglio di ognuno.

Il Borgo della Canapa di Resilienza Italia nasce per dare una opportunità di lavoro e di sviluppo della economia italiana in linea con i requisiti di sostenibilità ambientale e sociale.

Ognuno può aggregarsi e contribuire in modo personale al nostro progetto che è quello di riqualificare la storica coltura della canapa industriale e di creare il primo Centro Polifunzionale per la Trasformazione Ricerca e Coltivazione della canapa in Italia.

Immaginiamo di fare un viaggio in aereo ed osservare una panoramica del nostro territorio: vedremmo ettari di terreni incoltiabbandonati, zone rurali dismesse, inquinamento del suolo delle acque e dell’aria.

Povertà, disoccupazione, degrado ed isolamento sociale.

Ed ora immaginiamo che con uno sforzo collettivo si prenda in mano la situazione partendo da un gesto semplice ed allo stesso tempo indispensabile:

Coltivare, prendersi cura della terra, ripercorrendo con metodi innovativi e supporto tecnologico quella che è stata una grande tradizione del nostro paese: la canapa industriale.

Vedremmo bonificati ettari di terreno altrimenti inutilizzabili, nascere centri di aggregazione e condivisione, sviluppare ricerca e qualità - essendo la canapa una pianta che offre migliaia di derivati impiegabili in ogni settore -, dando un significativo impulso a tutta la filiera ed indotto.   

Il Borgo della Canapa di Resilienza Italia ONLUS è tutto questo: un'opportunità concreta di riemergere uniti, riscoprendo le nostre tradizioni e le potenzialità del nostro presente. 

Scopri nel dettaglio il nostro progetto e come partecipare alla sua realizzazione.

https://www.ilborgodellacanapa.resilienzaitalia.org/

 

 

 

Canapa industriale: Una breve panoramica del mercato attuale.

 

Nei primi decenni del secolo scorso l’Italia risultava al secondo posto dopo la Russia per superficie coltivata ed al primo posto per resa ad ettaro.

Successivamente la coltivazione di canapa industriale è stata sostanzialmente interrotta per privilegiare l'industria petrolchimica con gravi conseguenze sotto il profilo ambientale.

A livello europeo, solo Francia e Spagna non hanno mai interrotto la coltivazione, seppur con andamenti diversi.

Attualmente i principali paesi per produzione ed esportazione sono il Canada e la Cina, ma l’Europa resta la terza area al mondo grazie soprattutto all’incremento dato dai paesi dell’Est, in particolare Romania.  

Dati Istat del 2017 sulle superfici coltivate recentemente in Italia riportano che il ritorno alla coltivazione della canapa è un fenomeno abbastanza recente: la Toscana rappresenta da sola il 30% della superficie coltivata totale, seguita da Piemonte (21%) e  Veneto (14%), mentre il Lazio rappresenta il 4% delle coltivazioni di tipo sperimentali.

Negli ultimi tre anni, tuttavia, si assiste ad un incremento di piccole realtà imprenditoriali che iniziano la coltivazione della canapa per passione e desiderio di sperimentazione, considerazioni alle quali si è aggiunta la volontà di tutelare il territorio, creare nuove filiere locali e rilanciare questa coltura sul mercato.

I coltivatori italiani intervistati da Istat sostengono al 90% che nel prossimo futuro aumenteranno sia il numero di produttori che la produzione totale. Il 73% degli imprenditori ritiene necessaria una maggiore informazione, sia dei consumatori sia dei produttori, sui possibili utilizzi della canapa e la necessità di impianti di prima trasformazione, oltre a maggiori incentivi alla coltivazione ed una maggior chiarezza legislativa e burocratica a supporto della riqualificazione della canapa industriale nel nostro Paese.

Per queste ed altre ragioni Il Borgo della Canapa si propone di realizzare il Primo Centro Polifunzionale di Ricerca, Trasformazione e Coltivazione della Canapa che supporti gli agricoltori e l'intera filiera con tecnologie di avanguardia, favorendo la produzione di sementi italiane di qualità e la produzione di derivati su più settori.

Sostieni il nostro progetto, seguendo e partecipando alle varie iniziative tramite i nostri canali di comunicazione. 

 

Venerdì, 14 Agosto 2020 10:48

Buon Ferragosto!

Resilienza Italia augura a tutti voi un buon Ferragosto!

 

Non esistono ferie per chi segue un sogno: lo staff di Resilienza Italia continua anche in questi giorni a preparare la grande partenza di Settembre per crowdfunding de il Borgo della Canapa, continuando ad espandere la Filiera Eco Canapa Italia attraverso l’inclusione di coltivatori, lo studio dei terreni, lo sviluppo di nuovi confronti tecnici per ottimizzare i risultati, preparando incontri di presentazione sul luogo.

 

Iscriviti al gruppo del Borgo della Canapa per restare costantemente aggiornato sugli sviluppi:

https://www.facebook.com/groups/IlBorgoDellaCanapa/?ref=share

 

Lavori o vuoi lavorare nel mondo della canapa industriale? Iscriviti alla Filiera Eco Canapa Italia!

https://www.resilienzaitalia.org/iscrizione/subscribe-to/4-iscrizione

 

Vuoi saperne di più sul Borgo della Canapa e sulla Filiera Eco Canapa Italia?
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